Rimbombano nel cuore le parole:
quelle mai dette sperse ognor nel vento,
quelle interrotte colme di sgomento,
stipate dove l’ombra copre il sole.

Come un cavallo iroso che né morsa
e né la sella accetta e allora scioglie
le briglie e in fuga vaga e il freno toglie
ed è inghiottito nella folle corsa,

così, zittite le parole al vuoto
sfumano, non trovando alcun rimedio
ed ogni cosa bella solo tedio
diventa e tutto piomba nell’ignoto,

nel cupo oblìo del niente! Nulla vale:
un bacio, una carezza, un dirsi t’amo,
un chiedere perdono qual ricamo
ad una vita avvolta nel maestrale,

che scorre nel silenzio e senza senso,
in un deserto dove il vuoto è immenso

e non v’è padre, madre, moglie, figlio,
parente o amico, a dare un buon consiglio!