Se l’orma mia che lascio al camminare
su questa riva, un tempo dolce mèta,
cancella l’onda dell’immenso mare,
perché mi pulsa dentro, la segreta
sensazione che nulla è cancellato
e tutto resta impresso del passato?

Perché, quel suo ricordo mi confonde,
come un pensiero fisso, e le sue forme
mi sembrano al sognare vere e tonde
seguendo come automa le sue orme
mai cancellate e tendo le mie mani
ad abbracciare i miei pensieri insani?

Perché il fruscìo del vento, la sua voce
riporta, come un tempo, calda e vera,
ma poi svanisce tutto sì veloce,
che resta l’illusione di chimera?
Perché si ferma il tempo in tale incanto,
se nel silenzio poi finisce il canto?