Socchiusa, la finestra lascia entrare
dell’alba i suoi colori di rubino,
nell’aria tutto un volo ed un cantare

che annuncia quel risveglio mattutino
di una natura provvida e gioiosa;
e al ticchettio allegro ed argentino

di gocce di rugiada su una rosa,
ammiro la mia amata che riposa;

quando ella, aprendo gli occhi lentamente,
accenna ad un sorriso sì radioso
che pur lo stesso Dio, l’onnipotente

rimpiange di non essere suo sposo;
ed anche il tempo pare che si arresti
dal suo scorrere lento e capriccioso.

Profumi di quei baci dati e chiesti,
ché so che fosti mia da che nascesti.

Un giorno che comincia, finirà,
ma non per questo il fiore si avvizzisce:
l’amore non ha tempo, non ha età.

E pur se il corpo, stanco, ti tradisce,
il fuoco che alimenta la passione
non soffoca, semmai rinvigorisce;

nel petto come colpi di cannone,
ogni tuo sguardo è dolce tentazione.