In collina l’erba si spoglia
e, si veste d’aroma.
La terra di salmastro si nutre.
Il vento pungente ed esigente
muove l’odorato pizzicando l’erba.
Il fresco profumodel terreno coltivato
con il corpo chinato invade l’aria
dal cielouno squarcio di sole
a riscaldare il torace
di chi è intento a zappare.
Nel cielo le scorribande
degli uccelli e i fiori
aprono le vesti
mostrandosi audaci e modesti.
Il pomeriggio rincorre le nuvole
il tuono brontolante
annuncia il temporale primaverile.
Le gocce d’acqua in sospensione
attraversate dalla lucentezza del sole
disegnano l’iride.
Un mosaico messo a nudo
nel verde rigoglioso
di questo mio paesaggio
tra il mare e la collina
da dove traggo l’ispirazione
per scribacchiare una semplice poesia.