Sedevo in solitudine contemplando
infiniti spazi, mentre il mio sguardo
vagava in quel vasto cielo che le
lacrime pareva inghiottire.

Il ricordo invadeva la mia mente,
nel passato mi perdevo, sempre
alla disperata ricerca di un
istante di vita vera.

Vuota ora è la mia esistenza,
priva della gioia di sognare;
eppure io vorrei ancora
perdermi nei desideri.

Triste è la realtà, come una ferita
al cuore che non smette di ricordare
la fragilità dell'essere uomo.

Muore solo il fratello sole, e la
speranza in un mondo migliore,
assieme a lui si perde nell'infinito.

Eppure deve esserci altro,
qualcosa che non si può spiegare,
che spinge il cuore a battere ancora.

Nella triste solitudine odo una
parola impercettibile...
solo ”amore” e niente più.

Forse qualcuno non ha
ancora smesso di sognare...