Non conosce gioia di libertà
i ferri d'una galera la sua foresta,
accudito in angusto spazio
ove il cuore trova fatica il battito,
prende la cattività come eccesso di bene
al veder brillare denti di governante
che con mano liscia amorevole l'ingrasso
ma improvviso un mattino dal nome ”mattanza”
e quel bastone a due passi si tinge di rosso
a sfondare crani di simili e fra poco arriverà a lui,
la morte è nel programma d'animali bradi
e l'istinto di fuga è illusione anestetico
al tempo incerto di rimando al dover perire
-La gabbia, luogo sicuro col premio di cibo
l'escludeva e ora l'orrenda fine è certa,
il dolore immenso è nel tradimento
e nel non poter pregare un fucile-interruttore
a spegnere subito la vita in minor strazio
-Feroci i colpi, rumore cupo su tamburo di carne
tra gioie di lucro d'assassini
-Nel terrore imbalsamato tra fremiti
solo umidi occhi aspettano la fine
-Or dico a voi uomini immondi di baro sporco gioco
avete inscenato una partita leale e legale
poi la ferocia ha vinto su inermi affezionati ma
ciò che sconcerta non è il vostro animo aguzzino
che mai vide poesia e malvagità ha sempre covato
ma la seconda farsa in premio d'avallo
di società ignobile che come prima all'umano
in gloria v'annovera
-Allor io lascio un invettiva...
che il compenso sia danaro di Giuda
e come questi egual sorte vi porti all'impicco
con a ognuno la somma con interessi
di atrci sofferenze inflitte e perdurandi siano
e se mai altro regno si prospetta. .sia l'inferno
oh! vale anche per te gran..t... a dal nome ” Signora”
che dal tempio con messa domenicale
festosa esci riciclata in bella mostra
di pelle scuoiata
...amen...