Come odora di sorrisi il glicine
in questo giorno chiacchierato dai ricordi
intrecciati ai nodi del traliccio e ancora
al fiore delicato, disegno dei tuoi occhi
col verde che scioglie d’ambra e miele
nel contemplare le fantasie del cosmo.
Vorrei ritrovarti sempre qui, nel gesto
consueto del tuo dono, nel porgere le mani
e aprire l’orizzonte, come vele grandi
rapite dal destino, coltivare insieme le parole
appoggiarle al cuore ed educarle alla carezza.
Credere nell’eternitą dell’attimo, nel fiore
fermo su quel ramo, nell’ombra rosea d’aprile
quando il sole dimentica l’ora del tramonto
e noi si resta insieme, glicini abbarbicati al tempo.