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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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sculacciami, oh casta diva
sul dietro delle mie vergogne
lasciando lividi nel farmi male
sulla pelle mai baciata dal sole
-lucifera dagli occhi di ghiaccio bollente -
fammi sentire posseduta dalla parte
piú nascosta nelle fessure dell'anima
e fa' che non sia mai sesso
sudati e rimirati dall'amore sussurrato
travolti dalla follia immane
fa' che sia solo tua, marchiando a fuoco
la carne che trasuda di passione
mai vissuta in cento anni di solitudine
l'umile "lucciola "nelle tue mani
si dimena come in un esorcismo estremo
grido dal piacere incommensurabile
gutturando strani suoni ancestrali
mentre lava incandescente trasborda
dalla cima del vulcano in eruzione
fino a valle ove tu bevi per non disperdere
tutto quel ben di Dio in terra |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Massimo,
abbiamo corretto noi:
"sussurato"
e il "fa" Non va mai accentato, solo apostrofato - fa' - quando � l'imperativo.
Cordiali saluti.» |
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