Nei boati fra minuscole stelle
tutta la nostra delusione
per l'anno appena trascorso.
Eppure in principio
quante speranze, quanti propositi!
Ora che stiamo per ricominciare
è come un sabato di preparativi
per una domenica solare.
Seppur con le ossa doloranti
ed il peso di un anno volato via
sempre più in fretta
comincia fra sollazzi e risa
la nuova speme della vita.
M'affaccio alla finestra
e odo il tuo canto perenne
che m'allieta dei tristi pensieri.
Or sicuro e forte offro il mio spirito
alla sorte di un amore vissuto in eterno
al fine di raccontare un giorno
nello zibaldone dei nostri pensieri
come si è vissuti in mezzo a tanta felicità.
La siepe è ormai diventata una tenda
attraverso la quale carezzo il tuo volto
di tenera figlia del sole.
E da quella luce
da quel raggio prezioso e divino
acquisisco ancora amor nel cuore
ed un bacio come pegno sopraffino
unica speme al fuggir del tempo in fiore.