Sublime arnese di riscatto
che liberi in sibilìo un po'd'ira al sangue
al tuo schioccar sull'ingiustizie
perché a differenza d'altri oggetti
contundenti non è al male che miri
ma ad estrapolar rare vergogne
da bronzee facce
a sbeffeggiar arroganze,
tu sei invisibile
un bisturi fatto d'intrecci di parole
lavorate a taglio nell'anima limpida
che mai con bugie ebbero connubi,
sei l'anima dei poveri
e quella che segnò gli schiavi
era brutta copia a denigrarti
e soffocar le voci
in reclamo d'eterni soprusi
-La vera frusta incinta del tempo
partorisce metafore che tarlo
sbriciola menzogne utili al potere
radicato in eterne violenze
-La frusta è anche una penna,
a zig zag
libera un cuore fiondandolo su un foglio
e con segni strani racconta alla storia
le galere subite
-La frusta è anche il vento
strappa i lamenti dalle bocche
per portarle più veloci a Dio
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