Se tu venissi da me
in un giorno d'estate, io
sacrificherei la primavera
e farei di quel tempo di

frutti e di fiori, un solo
mazzo da tenere stretto
sul petto, per regalarti il
loro profumo.

Chiederei al cielo una
sera di luna perfetta, e al
mattino un 'alba di corallo.
Chiederei al sole il raggio

più splendente, quello
che non conosce le tenebre
e la malinconia del nido
vuoto di una rondine, che
ha smarrito la rotta.

Ora ignoro, l'entità di
gioia che porteresti con te
e mi tortura la paura di
non saperti dare tutto.

Perché non conosco quale
luce ti abbaglia e quale
profumo ti avvince. Non
so se ami il vento leggero
oppure la tempesta.

E mi sgomenta quello che
ancora ci separa, e ciò che
di te non so, ma
se tu venissi,

cercherei l'infinito che
si cela nel tuo sguardo
innamorato.