Sulla strada di giorni perpetui di Pagu (Riflessioni)

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Sulla strada di giorni perpetui

Riflessioni

Quante promesse,
strade che al mare dovevano arrivare
per toccare spazi di speranze infinite,
perso com'ero a incrociare le variabili
che del vivere eran la mutevole base.

Quante storie,
così incantato da perdere senso e realtà,
discepolo del fantastico toccar le alte vette,
lontan dalla pianura che la voglia affievoliva
di volar più veloce d'un tempo indecifrabile.

Quante vie,
da attraversare con passi pesanti di dolore,
sfogliando idee raccolte in prati di illusioni,
ho trovato te, arrampicato in pendii di incertezze,
son caduto dentro a ideali consunti e un po' stantii.

Ma sono qui,
su una nuova strada che supera i lunghi confini
di quel mio credo assai leggero ed evanescente,
sono un uomo nuovo o vecchio... che importa,
ribelle a quel che muore senza mai essere nato.

Pagu

15/05/2016 16:51 11| 1612

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:

«"Questi sono i giorni in cui tutto è permesso"
Sheryl Crow.
"Sono un discepolo del fantastico toccar le alte vette".
Pagu.
Immagine: foto di Sheryl Crow tratta dal video "Every day is a winding road".»

Commenti di altri autori:

«un percorso alla grande... cercare in tutti i modi di trovar le strade perpoter andare in alto per raggiungere alte vette ... il poeta si definisce, nel vero, un discepolo di alti ideali... bella opera belle metafore il mio elogio e stima come sempre»

carla composto (15/05/2016)

«Ognuno di noi ha vette da raggiungere. Quante vie, storie e promesse caratterizzano il percorso di ognuno ma poi che senso potrebbe mai avere una vita senza alti ideali. Una strada di giorni perpetui deve avere pure la variante del tutto consentito. Ricca lirica di immagini e metafore appropriate e impreziosite da un verso di grande bellezza. il poeta.»

Luciano Capaldo (15/05/2016)

«L'importante è raggiungere le mete prefissate ed ancora, secondo me, rinnovarsi ogni volta rinascendo a se stessi per rinascere a nuova vita. Le strade che percorriamo possono essere niente e tutto!»

Maria Luisa Bandiera (15/05/2016)

«Un itinerario da seguire per arrivare alla meta. Così è la vita: le promesse sono tante ma mantenerle è difficile. Durante il viaggio storie s'intrecciano, si può rimanere invischiati e perdere il senso della realtà, poi si devono attraversare vie irte di ostacoli, con alti e bassi e la fatica si fa sentire. Finalmente il Poeta ha trovato l'input per seguire una strada nuova che lo porterà oltre i confini prestabiliti. Se prima non sapeva dove lo portava questo viaggio, adesso è diventato consapevole...»

Sara Acireale (15/05/2016)

«Quante mete prefissate ritornano oppure vanno via... nei silenzi della vita... Sapersi vivi... bella»

Rosita Bottigliero (15/05/2016)

«non importa se la strada è irta e 'spessa', l'importante è arrivare in cima. L'autore sa come trattare certi temi della vita di chi 'non si ferma'. Non si può rimanere indifferenti davanti a questo lavoro che ci, mi sprona ad andare avanti. Complimenti e grazie»

Merlino (15/05/2016)

«E' tutto un viaggio... può essere bello o brutto ma è da farsi... tutti e il poeta qui
trasmette tutta la sua energia e dona versi di consapevolezza spiegando quanto ci tenga al proprio miglioramento... superando i propri confini lungo la via che sta percorrendo.»

zani carlo (16/05/2016)

«La vita appare in tutto il suo percorso con il sogno, le inquietudini e le incertezze... con ideali ed illusioni per raggiungere la meta prefissata. Un rimedio a ciò che ci illude in questo tragitto è trovare conforto in una presa di coscienza e nella consapevolezza della precarietà esistenziale. Una lirica di grande significato con immagini per una riflessione impietosa e inarrestabile e con metafore efficaci... Plauso al Poeta per il lirismo avvolgente e nel contempo energico sulla miseria umana!»

Anna Di Principe (16/05/2016)

«anima che non si è mai arresa e non si è mai accontentata della semplicità,del facile vivere che non dona emozione... anima in perenne cammino che non si scompone nemmeno adesso che qualche sogno non si è potuto realizzare... mi scuso se la mia interpretazione non è in sintonia con l'Autore ma è ciò che ho sentito leggendo questa apprezzatissima opera, opera ben scritta e scorrevole...»

Giacomo Scimonelli (17/05/2016)

«Con passi pesanti di dolore o leggeri d'entusiasmo, sfogliando illusioni di sogni mai realizzati, il cammino deve continuare e chissà cosa ci attenda sulla strada dei giorni... Un'opera significativa che ho tanto apprezzato.»

Antonella Garzonio (18/05/2016)

«Grande attenzione da dedicare alla nota del bravo poeta, " l'esser discepolo del fantastico toccar le alte vette..." un grande intuito pervade il "discorso" poetico, sempre ottimamente curato e proposto tra molteplici interpretazioni. L'originalità del titolo trova un ottimo riscontro nell'elaborazione del contenuto, un viaggio ben raccontato e come sempre ben descritto.»

Cristiano De Marchi (19/05/2016)

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