Non ho sguardo sul passato fermo in nebbie di disprezzo di Pagu (Introspezione)

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Davanti a Courbet di Pagu(15 poesie)

La meraviglia che mi appare

Non ho sguardo sul passato fermo in nebbie di disprezzo

Introspezione

Del fascino più antico spontanea è l'attrazione,
vola libero l'amore quando il mondo crea magia,
eppur sembra assai strano per un uomo qual io sono,
così piccolo e legato a tanti vincoli e sotterfugi.

Infinito m'appare il bosco, del timor ne faccio scusa,
nel mio gioco conto i passi per saper tornare indietro,
la curiosità è tanta, nemica assidua la solitudine,
un abbaglio poi il canto, il sentiero è varco aperto.

Non mi vince l'esperienza che il moto fa pesante,
dal tormento esce cenere che la frenesia disperde,
non ho sguardo sul passato fermo in nebbie di disprezzo,
l'indifferenza è un limite di chi viaggia e più non vede.

Ma ormai son troppo avanti per un tempo che è fuggito,
ammiro alberi, verde e bellezza la fiducia loro scaldano,
non rimpiango quel che ho fatto se è l'anima che comanda,
il fervore mai si è spento nel mio credo appassionato.

Pagu

19/04/2016 13:44 8| 1412

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:

«"La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l'altro d'angoscia, e taglia in due il cuore".
Virginia Woolf.
"Nel mio gioco conto i passi per saper tornare indietro"
Pagu
Immagine: dipinto di Courbet»

Commenti di altri autori:

«una rivisitazione nel tornare indietro nel tempo, bella la metafora del bosco in punta di piedi contando i passi per non perdersi per poter tornare indietro... spesso si ricade negli stessi errori e questo credo si evinca nel secondo verso... opera di prestigio in una chiusa mirabile dove il poeta non rinnega nulla visto che é l'anima a condurre il gioco... molto vicina al pensiero dell'autore che ammiro ed elogio»

carla composto (19/04/2016)

«La bravura dell'autore ci porta a rivedere in po' la vita nel suo scriversi. ... stile inconfondibile e profondo... bellissima»

Rosita Bottigliero (19/04/2016)

«Un dipinto dai colori tetri ha saputo suscitare nel poeta riflessioni che io condivido. Nella vita si può rischiare di ricostruire e così il gioco di contare i passi per poterli ripercorrere all'incontrario insegna e non va sottovalutato. Bellissima lirica, uno stile accattivante e versi di grande eleganza e musicalità.»

Luciano Capaldo (19/04/2016)

«Fascinosa è questa poesia che grazie all'intuito del poeta suscita ammirazione per uno stile ormai inconfondibile e argomenti sempre originali... e quell'andare oltre... credo appassionato è fervore
e curiosità di un intelletto sempre pronto.»

zani carlo (19/04/2016)

«Saper tornare indietro per potere andare avanti, per aprire un varco verso il futuro. Soltanto se teniamo conto del passato possiamo proseguire il cammino della vita, per non ripetere gli stessi errori, per non lasciarsi sopraffare dall'apatia. Penso che per chi ha volontà di migliorare, di scavare in profondità tutto è possibile e il fervore per un ideale non si fermerà mai»

Sara Acireale (19/04/2016)

«La stupenda opera di Courbet qui raffigurata, ben ispira il bravo autore, nel costruire versi di grande intensità emotiva... Le parole si confondono nell'oscuritá del bosco perdendosi nei meandri del buio, che non diventa mistero, ma lucida introspezione. Saper gestire il proprio passato e capirne il significato è preludio ad un futuro migliore. Il bosco non fa paura... mai!»

Cristiano De Marchi (20/04/2016)

«Saper guardare senza timore il passato ci rende più forti per camminare su nuovi sentieri densi di sapori e note positive. Introspezione di notevole spessore per le emozioni e per la saggezza che tracimano da versi intensi, che fanno riflettere. Come sempre una straordinaria lirica, compreso il dipinto di notevole caratura.»

Anna Di Principe (20/04/2016)

«Lirica ben strutturata argomento che fa riflettere sul passato che abbiamo vissuto bene o male ... è passato, su quello la vita ci chiede come a un esame ... ogni giorno una lezione ... ogni parole della lirica ha dipinto un quadro meraviglioso
Complimenti e bellissima nota»

Patrizia Cosenza (29/04/2016)

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