Amerò i tuoi tramonti,
veglierò alla soglia dei tuoi sogni
quando s’oscura la notte
e la luna tradita non ti sarà più amica.
Ti amerò nei tuoi domani dimenticati
all’imbrunire di ricordi avvizziti
sugli ombrosi scogli del rimpianto.

Sarò musica quando stanca, la tua voce,
non avrà più parole per amare.
Sarò vento a suonarti le foglie
nelle grigie giornate d’autunno,
morbida corda di violino
nei tuoi occhi innamorati.

Diverrò schiamazzo e urla
nel tuo rincorrere aquiloni di sogni.

Ti sarò ninnananna
nel carillon di teneri abbracci.
Stenderò i tuoi sorrisi al sole
affinché anch’esso possa sentirsi
il cuore in gola baciandoti all’aurora.

Ti sarò amore...
nel resto di parole non ancora scritte,
nell’impetuoso mare che non trova riposo.
Sempre, oltre il sapere d’ogni dio,
sempre, oltre amori che avranno fame e freddo,
tu sarai al caldo sotto i miei abbracci di miele.