Non trovi le parole
per dirmi che s'è spento il sole
in quegli occhi un tempo innamorati.

Lo sento dentro,
come scampanellio assordante
d'acre silenzio,
che non c'è più coraggio
di azzardare passi
nell'incerto futuro.

Sono cenere spenta
sotto macerie di carboni ardenti.
E a nulla serve il pianto,
sonnecchiante a stupidi discorsi
che lo specchio subisce
e poi da solo con me infierisce.

E non trovo le parole
nell'assenza d'ogni giorno,
dove i dubbi, stanchi di pensare,
accoltellano mura di cartone.

Ed è il sapore d'una consapevolezza
che lascerai a me la scelta
che berrà l'angoscia
non colmando vuoti.

Si spengono chimere
dirompenti d'abitudini,
dimenticate in cassetti
senza nemmeno più sogni
derisi dal tempo che passa,
a sostenermi in quest'amaro
più amaro d'un addio.