I vostri nomi già chiusi
tra le valve dell'oblio.
Tra la Storia senza pagine e memoria.
Pallida e sola,
dai corvini capelli sciolti sulla nuca,
allungati fino alle dita dei piedi,
ti credi libera e immersa
nell'eco dell'ombra obliqua e chiedi:
"Il bene e il male"?
Scavalo ogni giorno,
con le unghie già rotte
tra le ossa del mare senza carne.
E sotto la pelle muta e secca,
di chi si crede Santo da baciare.
Di chi lapida e nel rogo brucia,
all'onda chiara del primordiale Sogno.

E voi "occhi di Miele"
cresciuti nei barattoli di Vento,
allattati agli ibridi e vuoti Seni
dell'arido e bruciato mondo...
Ancora giocate con Barbie
di vellutata gomma,
senza verdi pupille e pulsare di sangue,
nelle vene scucite tra le dune del tempo.
Nel silenzio dei secoli
piegato tra le vuote mani.
I vostri nomi Tatuati,
tra le valve già chiuse del Domani.