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Il bello non è forse che il diverso
da noi che noi cerchiamo in tante cose:
nell’incanto che suscita un bel verso,
nel roseto di rose assai odorose,
in un amore che - ahinoi! - fu perso,
in chiese per la fede luminose,
in cielo sempre più di rado terso,
in alberi con fronde calme e ombrose.
E per una Tedesca o una Svedese
sono belli quei giovani italiani
che ben poche, scarsissime pretese
potrebbero avanzare per le mani
delle connazionali, spesso tese
a conquistare i giovanotti ariani. | 

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«"Bruno come uno zingaro, asciutto e veloce, era il bello della valle; una seduzione meridionale lo rendeva irresistibile per le slavate e rosee tedeschine e solo la sua taciturna serietà, che accresceva il suo fascino, gli impediva di approfittarne troppo, di diventare un piccolo Faust di Antholz per la felicità e la pena di tante Margherite" (Claudio Magris, "Microcosmi", ed. Garzanti del 2015, pagg. 219 - 220) .» |
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