Abbacinante luce dalla finestra,
di San Martino l’estate chiamano
l'inaspettato cielo d’incanto,
preclusione di mondi attraenti e differenti.

Richiedo preventivi quest'oggi,
stabilisco il costo di un’ora di lavoro,
colonne di comparazione di servizi e vite umane
sconti e riscontri da fornitori avventori.

Nessuna benda a proteggermi gli occhi
o il cuore o l’anima,
faccio scempio della pietà,
quantifico il prezzo dell’altrui fatica
in un trionfo d’aridità.

Cinto da mura di edera selvaggia,
ferito senza libertà
mi guarda umiliato l’albero scarno,
prigione di pareti eleganti la mia
mentre l’ultima foglia si lascia cadere.