C'è un albero che accoglie mele ed ostie,
sfavilla nel ricordo dell'immortalità perduta
al tempo d'Adamo e di Eva.

C'è un albero che porta il frutto della tentazione
ed il pane che ha riportato all'anima l'eternità .

Ricordo di un evento
quando il sacro Bambino nasce nel nostro cuore
e porta pace ed amore.

A quelli che non lo riconoscono
l'albero è un ingombro,
l'albero rimane
solo l'azzardo della propria decisione
su cosa sia il bene ed il male nell'emozione.

C'è un albero che riempiamo di luce
ogni anno sempre più accesa
perché quel Bambino è il nostro faro d'illuminazione
in questo tragitto che è impervio cammino della vita.

Ed il dono è sorridere con il cuore
vedere chi ci sta attorno con amore
scorgere quello che è il bene
ed offrirlo anche a costo del martirio
scrutare nelle caverne
della propria vana onnipotenza umana
e spezzare il pane da dividere con chi ti sta accanto
e gioisce del sorriso del Bambino
che riposa nel nostro cuore tenero e piccino.

C'è un albero che senza foglie e frutti
ha tenuto il Cristo per redimere il mondo.

Albero di una croce che è vittoria sulla morte
e che porta l'amore come germoglio di gloria