In questa stagione gli alberi
piangono foglie color dell'oro,
il tramonto va di fretta
la luce s'adombra, l'estasi
del sole d'estate s'estingue
e rimane un pugno di sentimenti
da sciogliersi nella penombra
di colori tenui, lenti pigmenti
crudi a spennellar l'arrivederci
alla vita, a consegnare lo scettro
del potere al gelido sguardo
dell'inverno...
Ora tutte le più alte forme
estetiche di questo universo limitato,
di questo goccio di latte divino,
si condensano lasciando ai cuori
una traccia da seguire,
agli occhi una tavolozza di rossi
da digerire.
E ripenso a tutte le bellezze,
quelle fecondate da una pioggia dorata,
quelle sacrificate ai portafogli,
quelle così tanto pure da non poter esistere,
quelle ancora fervide nell'immaginazione...
I miei occhi vedranno troppe rinascite
a ricoprire vecchi errori, tanti autunni
a salutare belle stagioni e poche lacrime
d'oro versate.

Sangue poetico
per il cuore che sa ascoltare.