Lungo il corso dove l’Aso discende,
tra le pieghe dei colli Marchigiani,
una placida vallata si estende,
dà le spalle ai Sibillini lontani,
e verso il mare lo sguardo protende.
Protetto da bastioni castellani,
ogni borgo il suo passato difende
e lo consegna incolume al domani.

Quei paesini riempiono il paesaggio
su declivi sinuosi ed ondulati
che in primavera si copron di fiori,
mentre in autunno sembrano un miraggio:
paion sogni lievemente offuscati
da vaghe nebbie e ovattati grigiori.

Da ogni poggio si eleva un’emozione,
che dall’apice scende fino al piano:
Monterubbiàn, Morèsco, Montottòne
par quasi che si tengano per mano.
Verso sud in felice posizione
Montefiore, oltre il confine Fermàno,
mira un paesaggio, da un ampio balcone,
che è collinare, marino e montano.

Tal borgo viene detto dei pittori,
delle Marche di certo è tra i più belli...
Ancora vive qui tra le sue mura
eternato dai suoi stessi colori
il mirabil pittor Carlo Crivelli
e la sua Maddalena imperitura...

Lungo il corso dove l’Aso discende,
un verde paradiso si distende...