Orfana del tuo abbraccio
ho creduto di poterti ritrovare
ai margini del tempo
mentre adottata dal gelido vento del nord
il cuore spirava tra le braccia della notte.

Nel silenzio di giorni
spenti alla luce dei ricordi
ho pregato che lenzuola di rose
scivolassero lungo i fianchi della notte
in punta di piedi,
senza graffiare i sogni.

Ho appeso desideri
ad una stella d’agosto
scacciandoli dal petto
ancora ubriaco di te.

Ho inveito contro il destino
sordo ai battiti del cuore.
Pregando un dio
che ha dimenticato il nome mio
ho supplicato di riportarmi
tra le braccia del tramonto.

Solo il silenzio, cucito addosso
a labbra di vento
continua a sedurre giorni
che hanno smarrito il sapore del mare.

Le notti, stanche di lacrime,
si tingono di silenziosi baci
rubati all’aurora.
E mentre la luna si lascia dondolare
dal vento d’agosto,
mi adotta una stella
pronta ad adornare ancora di ghirlande
...i sogni.