Ho chiamato la redazione
per avvertire che è nato un fiore.
E loro a beffeggiarmi, a deridere la mia gioia.

Solo se il fiore è macchiato di sangue
o non profuma o è di color nero
può interessare al lettore.

E giù a piangere
per aver compreso che l’innocenza non paga
in questo mondo distratto.

Solo la prostituta in fondo alla strada s’è commossa.
Etichettata dagli altri insensibile
il suo sguardo denuncia l’emozione.

Voglio essere prostituto dei miei sentimenti e delle mie emozioni
e non ipocrita perbenista piccolo- borghese attento allo scandalo,
non colui che vede il sepolcro imbiancarsi dentro.

Ho telefonato alla redazione
per comunicare che sono vivo
anche se questo è scontato per la società.
Anzi per l’INPS è un problema burocratico
ché ogni mese mi fa un’elemosina per sopravvivere.