Le borse delle donne son colme di mille cianfrusaglie
futili, come l'esistenza che sognano di avere
affacciate alla finestra della loro fantasia
venata da ombre e luci su cui vanno a spegnersi
profili sdruciti di ragioni da cercare...

E son sempre abbastanza grandi
da contenere palpiti segreti su pieghe di malinconia
E colori accesi sul piano dello specchio
per vedere quel che vorrebbero essere, ma non sono.

Le borse delle donne hanno lacrime nascoste
tra il rimmel e gli ombretti col quale disegnano
palpebre incerchiate di noia e desolazione

Poi volti, mani e labbra, riposti in fodere sgualcite
di memorie coi passi silenziosi delle ore trascorse
ad aspettare quella vita che non hanno

quando lanciano sospiri al chiar di luna
per qualcosa o qualcuno mai arrivato

- musica sublime-
nel nulla che rimane