Si colora il cielo del mio tempo quando
sogno di te, e nubi smeraldine corrono
all'orizzonte quando s'appresta il tramonto
e il giorno cambia d'umore all'improvviso.

Mi prende la vertigine del cuore se guardo
in alto e l'anima si libra verso il mondo tra
lievi rintocchi di campane, che ignari della
notte che s'annuncia, dolcemente si diffondono
nell'aria.

In un istante raccolgo il ricordo di quei
giorni, di quei tramonti, di te che cingevi
le mie spalle, facendomi sentire la passione
che ti bruciava dentro.

Ancora sei dentro me, come radice, come gemma
che sboccia, come ramo che nell'inverno resta
immobile pietrificato nell'attesa che giunga
primavera, per fiorire.

Sei ancora tu la mia attesa, il campo verde,
il frutto dell'orto, il fiume che scorre allegro
o furibondo, il vento che sbatte i pioppi e
strappa l'edera dal tronco dell'abete,

per ridargli il respiro, la vita.