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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Fioca, quasi un impalpabile
tenue fascio, la luce
da imposte mal chiuse insinuando
violenta le mie palpebre
e la visione,
voltandomi lì, al mio fianco,
del tuo corpo inerme svelato al cielo
nel nostro giaciglio mi svela.
Spoglia sei rimasta così,
nel caldo tepore del sonno avvolta.
Ancor turgidi, dei tuoi seni
le lor punte ammiro
allo spirar di un dolce zefiro issarsi.
M’immagino io allor,
ardita e impavida sentinella,
risalir quelle guglie.
E mentre nell'orizzonte l'albore
rivela e delinea i tuoi fianchi,
di lì palesarsi rimirare la distesa,
magnifiche dune,
del tuo ventre,
tranquillo mare
che lo sguardo conduce più in là
al delta di quel piacere,
selvaggio e spoglio,
ove fantasia soltanto ha lasciato fiorir
di soffice armonioso vello
un sottile breve apostrofo,
maliziosa complice dei pensieri miei. |
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