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«Questa poesia vuole essere di biasimo per il sistema sociale italiano. Gli artisti, i musicisti, i poeti che si sacrificano per rendere all'Italia onore e dignità restano nel dimenticatoio come figli ignoti. Ciò comporta la perdita dei nostri valori ed ancor più il mancato rispetto verso chi ha sempre dato al suo Paese senza mai voler né avere niente. Oggigiorno questa piaga sociale va sempre più crescendo né c'è chi possa prendere provvedimenti. I figli ignoti non parlano né in vita né dopo morti.» |
Inserita il 03/02/2016 |
L'Italia, ch'è il paese degli artisti,
non sa che molti figli si sacrificano
per darle gloria e tanta dignità
e restano in totale oscurità.
Lor sono ignoti non come i caduti
che han dato la lor vita combattendo,
ma sconosciuti che hanno dato l'anima
vivendo come meglio han ritenuto.
Un uomo non può vivere due volte
su questa Terra che non ha pietà,
ma solo il suo ricordo può rivivere
per quello che lui fece quando visse.
Di tutti quelli che non hanno nome
non ci sarà ricordo dopo morti,
anche se lasciano all'Italia il cuore
e quanto nella vita hanno operato.
C'è chi ha fatto il pittor, ma senza vanto,
c'è chi ha composto musica e poesie
senza volere lode né successo
e lasciando nel buio tutto quanto.
Così l'Italia perde chi la canta
e piange i figli ch'ella ha sconosciuto,
ma loro restan grandi, più dei grandi,
perché hanno sempre dato e mai avuto. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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