Anfratti di attimi
gusto con soffusa mestizia
son i sottili messaggi del cuore che
mi giungono flebili dal megafono della mente...
è la mia terra natia
mi sta chiamando nostalgica...
rivedo le vie maestre, ripercorro col fiato
quasi spezzato le ripide salite,
ed ecco alla mia vista le case basse
i tetti rossi dalle tegole desunte dai focosi venti
e una sofferta malinconia mi addensa le membra
serpeggia vivamente
condensandosi in timide gocce di pioggia
sotto le ciglia genuflesse dall'emozione
una stretta possente di nervi mi attanaglia
la stanca gola
son sola fra tanta gente
non è la mia gente
quella che ha goduto dei miei vagiti e delle corse di monella
fra le ginestre ed i bianchi tulipani...
Aspettami!
La tua figlioletta vuole stringersi fra le tue braccia
quelle dove affondano le sue radici
e rispolverare fra le mura ormai in decadenza
l'album dei ricordi più belli...