Nubi passeggere in offuscato tempo
parco di ideali e pronunciata illusione,
propositi di un igessato bene comune
e quel vento sovrano di fede nel suo incedere
mi lascia attonito e sgomento:

- Siamo tutti fratelli, figli di Dio?

In animo, dal tempo provato e disilluso
rivedo la solita pellicola usurata riproposta,
a quest'unione di massa e di tal benevolenza
opposti segnali e di nobili profumi non v'è parvenza.

In questa giungla dove prevale la logica del branco
e l'opportunismo di maniera col sorriso ammaliatore,
quando cadi nella rete ingenuo amico
con occhio torvo e senza idugio vieni trafitto
dal fendente, di chi pavoneggiando mostra fiero il petto.

In questo mondo di primattori
zelante sei entrato nella parte e il falso e il vero,
sono due facce della stessa medaglia,
spavaldo le mostri sicuro all'occorrenza,
per ogni fine... cambi le carte in tavola
e ogni mezzo è lecito per far centro...

cosa importa se hai le mani sporche
tienile chiuse, nessuno le vedrà.

Per la coscienza quel pentimento di routine
e dopo leggero come una farfalla
con animo pulito svolazzerai di nuovo...
pronto all'occorrenza a mostrar l'altra faccia.

Siamo tutti fratelli... figli di Dio?