Scempio,
alle soglie dell'apocalisse,
vite spezzate,
oltraggiate, derise,
riflettono oggi
la sorte del Cristo.
Popoli in fuga
dal loro destino
scritto da uomini
di bieco cinismo,
che fan sull'uomo
dominio a suo danno.
Oh, quale colpa
nell'essere umano,
quale fardello
ad opprimere i passi,
compiuti nella tragedia d'Adamo?
Disubbidienza
per libero arbitrio,
scelte non scelte,
perdono e peccato.
la vita scorre
e la macchia è rimasta,
un solco profondo,
ferita mai chiusa,
sanguina e attende
il suo liberatore,
che tramuterà
in un triste passato
vite d'inferno
vissute in un soffio
e finalmente
potremo scordare
l'insensa colpa di essere uomo.