Sono
un cipresso
nel giardino dell'orto botanico
svetto
m'agito
per spazzare il cielo
e la povere delle stelle
inargenta la mia chioma
precipito
i miei semi
sulla polvere dell'uomo
e non raccolgo le provocazioni
assisto alle trasformazioni
ed al loro imperativo di libertà
mi riagito
perche spero con gli uomini nel cambiamento
m'accendo come all'epoca delle rivoluzioni
ma precipitano le gocce
di una pioggia purificatrice
ed il paesaggio rigenera l'ossigeno nell'aria
con una consacrazione benedicente
con una sacralità vegetale
e
rimango
cipresso dell'orto
attendo con speranza
la nostra accensione per il sole
e spero spero spero
come ateo del mondo
e credo cerdo credo
cristiano perenne della Luce.