Macchie nella memoria,
sulla pelle del mio viso
nelle ore di pietra
dei giorni accatastati
dietro le spalle.

Colonie d'emozioni
cristallizzate
intorno a nuclei di sensazioni
ruvide al tatto.

Ci sono le voci di tutte le zolle
spaccate dalla fretta
di andarmene
incontro a montagne di vapore
dietro le spalle.

Tatuaggi sulla corteccia
di alberi immobili
allo scorrere del tempo
arido di notti
senza lune.

Ho conosciuto i miei licheni
cresciuti su pietre grigie
forti alle piogge,
al sole cocente degli estati
di una giovinezza
che ha tagliato fuori
le menzogne degli uomini
dalla sua vita.

Un lichene di un colore diverso
con un'anima lontana
da quelle che si cercano,
si fondono, si riconoscono,
si legano, si intrecciano.

Gli basta una goccia di rugiada,
la consapevolezza
di non essere sbagliato
ma solo
un'altra emanazione dell'armonia
dell'universo.