Ti aspetterò nell’ora del tramonto
ad ascoltare con te l’indomita
forza del mio mare.

Ed è come sentire la tua voce
confondersi con la calma delle
onde, nei giorni intrisi di una
dolce quiete.

Allora ti sento come fossi
brezza, poi il vento di scirocco
ed il maestrale.

L’abisso ed il baratro profondo,
dove annego con le mie tristezze.

Sei l’onda devastante e quella
calma, che sfiora lenta la scogliera.

Sei bagliore di sole che mi avvolge,
ed io ti attendo ancorata al porto,
come nave.