Ho bisogno del mare,
del canto degli oceani
che incantano le scogliere.

Sciolgo le ciocche della sera
per non sentirmi ancora solo
prima che arrivi la notte.

Sono stato una goccia nell'universo
e nascendo
un angelo mi ha messo
un dito sulle labbra
per farmi dimenticare
le origini del mio viaggio.

Ora vorrei una piuma delle sue ali
per credere nella mia anima
che cerca la sua luce.

Sono nato nel giorno della luna
ed è per questo
che sento i suoi passi.

A volte percepisco quel respiro
tiepido e leggero
come un battito di ciglia.

Come l'acqua ed il cristallo
sfioro un sussurro
e tocco il tuo silenzio

seduto sulle tue ginocchia
guardavo le stelle brillare

Gabri'el.

E mi sembra di vibrare
quando il pianto si trasforma
e comincia la gioia

trovando tracce di me nella solitudine
di un angolo di luna
in cui ti sei nascosto.

Come potrei non vedere
il bianco del giorno
mescolato al nero della notte

che scivolano tra le tue dita
tra la felicità
ed il dolore.