Mi chiederanno cosa sento.
Io non saprò rispondere
se non scrivendo.

Metterò vocali e lettere a caso
scivolerò su una lacrima
di puro raso.

Si chiederanno cosa vorrei adesso,
immersi nei loro mari agitati
tra ipotesi ed irrazionalità.

Quasi sempre sbagliando
inventate realtà.

E domanderò alla mia anima
il suo dolore più profondo-
Il desiderio che ha stravolto
la sua visione del mondo.

Come un fantasma prigioniero del silenzio
avvolto dentro un lenzuolo
che gli nasconde viso.

Insieme alle sue emozioni
che gli hanno gelato il sorriso.

Rimasto tra due globi
lontani anni luce
l'uno dall'altro;

risponderò aprendo il cuore
sfogliandolo
come un diario tenuto segreto.

E si che la vita insegna dosando
felicità e tristezza.
Spalando ansia e paure
per far diventare forti e saggi.

A volte e così dura
e toglie via le sicure
spezzando funi e nodi
che tenevano boe ed ancoraggi.

E tu, luna solitaria
grande quanto una mia lacrima
dentro ai miei occhi.
Vorrei dormire nella tua anima
e li
poter restare
sui tuoi dolci fiocchi.

Come un seme piantato in un vaso
mentre riposa
nel tuo ventre bianco,
capiresti quanto ho amato fino ad ora
e quanto avrei voluto tenerti
al mio fianco.