a brandelli,
eppur s’inchina al suo destino,
l’anima ha le parole leggere
non sfida il vento divenuto ostile,
lo lascia andar via con il suo respiro
ricordando un’antica promessa
nascosta tra petali di pensieri

“ti lascerò un sorriso”
diceva di una fine già scritta dall’insana ragione
“ti amerò ”
forgiava d’infinito credere una goccia
strappata dal mare inquieto

una goccia, il tutto nel nulla,
sospesa nel soffio flebile di un amore
più dolce agonia non poteva sperare
magari posata su una cima innevata
lì il sole è vicino
un po’ di tepore,
e chissà,
tra giochi di luci
di un raggio rifratto...

così immaginava un dolce morire
con una promessa giurata sul cuore
ad insidiare il buio dell’ultimo sguardo
ancora sincera, forse di più,
accaldata dal rimpianto
non le avrebbe negato
un voltarsi indietro
per una volta,
una volta sola tra tante disilluse

per un bacio, anche distratto,
per non aver paura
come adesso,
in questo mare calmo
imprigionata in una conchiglia
dove rumoreggia incessante
il silenzio di un amore