Le differenze,
le distanze,
le piccole certezze,
le vaghe sicurezze.
Una buccia che si toglie
man mano.

Sfoglie e cartilagini,
strati e aspre scorze,
effimere grandezze
che durano un battito di ciglia.

Vivendo le emozioni che tagliano,
sezionano, classificano, massificano.

Mi darai le tue sensazioni...
un giorno o l'altro saranno
la polvere sugli scarponi
delle mie tentazioni.

Ed urliamo ai peccati del mondo
ma siamo occupati
ad allattarci ai seni
di ogni vizio.

Parlami d'altro,
parlami delle mutazioni
che l'anima subisce
vivendo.

Crescono le paure,
si assottigliano, si modificano, si moltiplicano
e si vincono
combattendo guerre quotidiane
vivendo.

E sempre vivendo
che si nasce per morire
come l'inizio la fine
di qualsiasi cosa.

Nati da un urlo di dolore
mentre la testa si faceva largo
attraverso lacrime
e mani che stringevano
la forza di vivere.

Forse vivendo
scoprirò
il senso della mia corsa.