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«Un inno al... Carnevale... in questo mondo arido, che poco concede al cuore e alla fantasia!» |
Inserita il 29/09/2012 |
 | Ritornano in mente
gli echi e i frastuoni,
che contagiavano noi bambini
in quelle semplici e giocose feste.
Dall'ottimismo farsi contaminare
era sublime, più che normale
e abbandonarsi nella gioia non era banale,
nell'innocenza giovanile niente volevamo lasciare.
Danzavano nell'aria leggiadri i coriandoli,
regine dei giochi le stelle filanti
in pot- pourri uniti come teneri amanti,
per noi fanciulli tesori impareggiabili.
Come dimenticar le rudi scariche,
eroi erranti eravamo
col fido manganello re supremo
e i consigli dei genitori e frasi retoriche.
Con naturalezza ci perdevamo in quei giochi
accostandoci smaniosi alla nobile arte,
con predisposizione ci calavamo nella parte
e ogni maschera per noi, era l'ultimo dei balocchi.
Oggi la ruvida scorza
ci lascia più solitari e miseri,
perché non abbiamo i giusti pensieri:
il senso della gioia in noi non prende forza.
Non c'è più il bagaglio dell'innocenza
e l'eccessiva esperienza ci trova distaccati,
nel fantastico quotidiano non più allineati
e irrimediabilmente viene persa l'ultima speranza. | 

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