Mi butto da un dirupo
non c'è mano che tiene
legato ad filo
sono un aquilone

portato dal vento
non ho una dimora
solo nuvole bianche
e bacio la vita

corro veloce
i campi fioriti
son solo deserti
s'alzan granelli
accecando lo sguardo
ma gli occhi van oltre
a cercare la sorte
cado in ginocchio
sanguina l'anima
di fronte alla morte
non si è così forte
ti vengo a cercare
mi voglio salvare
attraverso gli oceani
sono già nell'immenso
e sento il profumo
di una vita diversa
sento cantare
spezzo catene
spezzo quel pane
da tempo raffermo
sfamo i miei vizi
credendoli specchi
frantumo i cristalli
con mille e più volti
sono confuso
un'ombra lontana
si sta colorando
mi palpita il cuore
allunga una mano
sfiora il mio viso
è un soffio di vento

sono nuvole bianche
cullano i sogni
l'eternità
è troppa per me

sporcami d'aria
stringimi al cuore
portato dal vento
non ho una dimora

soffia più forte
fammi impazzire
disegnami dentro
fammi sognare
dammi quest'attimo
fammi volare
voglio giocare
voglio cadere
per poi rialzarmi
e toccare il tuo viso
accarezzami l'anima
fammi morire
dammi la mano
spezza quel filo
avvolgi la vita
in un unico ramo
diventa mia edera
crescimi dentro
ricopri il mio cuore
e fammi restare
il cielo è vacante
e non voglio tornare
sulle ali del vento
non conosco tramonti
voglio vedere
quel sole che muore
scoprire la notte
guardare le stelle
dormire al tuo fianco
svegliarmi al mattino
sorridere ancora
e vedere la vita