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«Sognu u to corpu girari 'ntornu,
'nda la notti, a mmia, pazzu 'mbiancatu,
a nura, cu lu visu 'namuratu,
poj mi sviggju e no piju sonnu.
Mi jsu e rileggiu chista poisia,
'mmaginu ca simu a riv'o mari
o scuru, ca passiunu 'ndi caddja,
e finalmenti ti pozzu amari.
Nu basu ruci e n'abbracciu
Benirittu» |
| Inserita il 04/05/2013 |
 Fimmina!
'nda l'occhi umidi
e niri,
ti lampijunu storii antichi
d'amuri,
occhiandu ci sentimu
moriri
e li cori fannu tantu
rumuri.
Fimmina!
Scoju po naufragu
'nde notti,
ti sentu, ma non ti viru
i jornu,
'bijata, comu n'amurati
cotti,
spagnata, ca mindi vaju e no
tornu.
Fimmina!
Comu ti viru 'nda l'aria
svapuru,
u tepuri ra to pej l'anima
caddija,
se ti 'mbrazzu, mi pija,
i sicuru,
ru passatu, ra nosra terra,
a nustalgia.
Fimmina!
Comu l'acqua chi scurri 'ndo
'chfiumi,
comu u ceju chi vola 'ndo
celu
comu l'unda si ritira 'nde
schiumi,
sulu jeu pozzu aviri u to
velu.
Come ti vedo evaporo.
Femmina!
Negli occhi umidi
e neri,
ti lampeggiano storie antiche
d'amore,
occhieggiando ci sentiamo
morire
e i cuori fanno tanto
rumore.
Femmina!
Scoglio per il naufrago
nelle notti,
ti sento, senza vederti
di giorno,
incollata, come innamorati
cotti,
spaventata, che me ne vado e non
torno.
Femmina!
Come ti vedo nell'aria
evaporo,
il tepore della tua pelle l'anima
riscalda,
se ti abbraccio, mi prende,
di sicuro,
dal passato, dalla nostra terra,
la nostalgia.
Femmina!
Come l'acqua che scorre nel
fiume,
come l'uccello che vola nel
cielo,
come l'onda si ritira tra le
schiume,
solo io posso avere il tuo
velo. | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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Commenti di altri autori:
«E' un bellissimo canto d'amore... versi dialettali molto musicali... Complimenti!»
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