Tu che tutto puoi,
impavido guerriero,
carpisci la mia mente
rompendo gli argini del cuore
inebriando i sensi.
Unica oasi
tra le dune del deserto,
il sole che illumina
il buio dei giorni miei,
sei il riflesso della luna
che veglia sul mio sonno,
sei la magia delle stelle.
Sei divino,
come se non appartenessi a questo mondo,
dimori in me
come unico regnante,
fuggi da me le mie paure
complice del mio umile sentire.
Tu che cheti il mormorio del mare,
sei melodia ed il tuo canto
è come il suono celestiale
di una divina arpa.
Tu che muovi l'animo dei puri
ed illumini d'immenso l'anima mia
in questo mondo di odi e ipocrisie,
rendi meno amara anche la morte.