E' il primo giorno di novembre, eppure
il pomeriggio è ancora afoso.
Come nuova carezza mi entra nel cuore
l'inebriante profumo dell'ultima rosa.

Vieni anche tu, con l'ultimo atteso
temporale, vieni splendente e portami
il colore dell'amore, come visione tenera
e soave sarai testimone della mia segreta attesa.

Portami il dono delle gialle foglie ed il
fruscio del vento sarà nuova canzone.
Camminerò spandendo le sue note
dentro i sentieri dell'ombrosa selva.

Lasceranno, gli uccelli, i vuoti nidi
sui rami che si ergono nudi verso il cielo,
le foglie sono tappeto sotto i passi
abbandonati dal sole che è sempre più lontano.

E noi viaggiatori nel mistero, custodi
delle lacrime di ghiaccio, inseguiremo
il desiderio di vita, che giace dentro
la sinfonia della stagione morta.