Non ti racconterò delle mie solitudini
come ombre che s'allungano
sui miei sorrisi
e del vuoto che mi risucchia dentro
fino a farmi cadere
in deserti desolati.
Non ti dirò delle notti
a fissare il buio
aggrappandomi sui fianchi
di una montagna di tristezza.
Le lacrime diventano petali
di corolle malinconiche
mentre fiori di silenzio
crescono nel giardino del nulla.
Il vento diventa ansia
soffiando forte sul cuore
sballottato tra paure
come funi appese in un precipizio.
Vedo i miei pensieri posarsi
come gocce di rugiada
li vedo asciugarsi
su foglie prive di colore.
Ti posso parlare dell'amore
che mi sta scaldando l'anima.
Ti posso parlare di un tiepido sole
che ogni tanto
bacia le mie guance
fredde.
I giorni sono bolle
che l'aria fa esplodere
in miraggi d'arcobaleno
soffermandosi per un istante
a vagare intorno a me
tremante.
Le mie parole echeggiano
tra arbusti e fili di fumo
contorcendosi a spirale
salendo in alto
dirigendosi fino al mare.