Stretto come cruna d'ago
è lo spiraglio di vista
su quel placido lago
sorvolato d'anima inquieta,

verso la casa sul monte
corre spensierato fanciullo
a rimirar curioso
l'arrivo dell'ultima luna,

domani la vedrà con occhi diversi
ma lui, beato, non lo sa
vi saranno nubi a coprirla
e sarà un po' più lontana,

ci sarà il freddo dell'inverno
e l'afa d'agosto,
rassegnazione e speranza
illusioni e certezze,

l'amor che mai amerà
e l'amor che ha mai amato,
il silenzio e l'urlo
il sorriso ed il pianto,

ma ora corri a perdifiato
verso quell'ultima stupenda luna
guardala come mai hai fatto
rimanendo incantato per sempre.