Scrivo di me
quando mi perdo
tra i fogli sparsi
di una vita disordinata,
attraversata da un fantasma
che è surrogato d'Amore.

Scrivo di te
quando incuriosito ti fermi
davanti ad uno di quei fogli
e nel soffermarti a leggerlo,
ti scopri innamorato.

Scrivo di noi
censurando ciò che scrivo
nella filigrana del foglio bianco
dove le nostre anime
sono cancellature
che riappaiono
quando l'Amore le evidenzia.

Ma quando
è la Vita
a prendere in mano la penna
ecco che l'io si disperde
ed il tu si consuma.

Quello che riaffiora
dall'inchiostro ingiallito
di un passato che è
scivolato nell'Eternità,
siamo Noi.

Un Noi consapevole
che ciò che scriviamo
non ci appartiene
poiché Noi siamo
sinonimo dell'Assoluto.
Una Voce,
che non ci identifica
ma ci trascende
nella disponibilità
impersonale
d'esserne Strumento.