Se la speranza
è un gomito sempre aperto
apri il tuo pensiero
ti aiuterà a sotterrare
l'angoscia dei giorni persi.
Coltiva il susseguirsi delle idee,
fraudolente sonnolente,
annaffia il giardino dei perchè
e zappa l'orto sempre ardente
della consapevolezza ardita.
Rammenta,
mai a memoria,
le stagioni fosche,
altari disagiati,
fanne cattedrali di panna
in cui genufletterti astioso...
cucina giorni a ritroso,
coriandoli bestemmiati,
inzuppali di pinoli cremosi
indossali sempre prima della tempesta,
mai dopo la sua quiete...
e pensa
pensa
...pensa come puoi credere
che il mondo ti sopravviva
come puoi immaginare
che le forze della natura
continuino ad esercitare
il loro potere sulla vita,
la tua vita,
se essa stessa è in te...
come può il mondo
durare più di te
se esso stesso è racchiuso in te...
come potrai morire,
se la morte t'appare indifferente,
ossequiosa,
ora che hai il sapore,
un po' acidulo,
della libertà spalmato sui tuoi sensi...