Son fili d'Erba tenera
le Parole tue
dolci carezze
che la Memoria conserva
e me le rende
nei momenti
in cui la Solitudine
ancor più pesa
quando scolora il Cielo
ed incombono
a sera
le mille inquietudini
d'un giorno come un altro

Allora torni
Tu- a me-
con suadente Voce
e il cor s'accheta.

Quanta Solitudine
nei giorni nostri,
pur tra la Folla
siam Soli,
cammina veloce il Mondo
e non ha Occhi
per noi
che consumiamo il Tempo
aggirandoci
in un Labirinto
di Nulla fatto
e di Illusioni.

Tu, compiuto il tuo Percorso
esaurita la Danza,
altro Aere esplorando vai,
lontana ormai
dal peregrinar mortale.

Pur Sempre
io t'ho Vicina
e men dura
m'appare la Salita