Nel Silenzio delle Alcove di mario calzolaro (Sociale)

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Nel Silenzio delle Alcove

Sociale

Quanti crimini
nel chiuso delle stanze
nel silenzio delle alcove

Soffuse luci
nascondono sovente
il pianto soffocato
di Anime piegate,
fiaccate vite
che le convenzioni
e i bisogni
rendon mute

Schiavitù e Plagio,
dell'Egoismo
son Figli prediletti,
e "Libertà" sempre
sarà abusata parola
se una sola
amara lacrima
qualcuno dovrà ingoiare
per presunto amore

mario calzolaro

14/04/2011 00:00 23| 5334

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

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Commenti di altri autori:

«Sapessi cosa mi è toccato vedere nella mia vita, di queste situazioni terribili. Ma la gente preferisce non vedere, non sentire e non parlare perché così va il mondo... dicono. Meravigliosa lirica piena di amarezza e verità.»

Gianny Mirra (14/04/2011)

«il bisogno e la violenza & il chiuso dell'alcova. Latita l'amore. C'è sesso- talora sordido- che coarta la libertà di determinazione, la dignità e la personalità umana. Vittime preferenziali le donne e, comunque, i soggetti più deboli ed esposti. La lirica sintetizza questi "scenari" e, mirabi, emte, stila un ''accuse memorabile. Totalmente condivisa»

elisabetta tegas (14/04/2011)

«poesia letta con molto piacere, perché apre il sipario su ciò che bene purtroppo si può immaginare, nel chiuso privato delle povere genti sottomesse, dove il diritto non può in alcun modo affermarsi, dovendo ancora pietosamente sottostare ai ricatti o alla violenza, nel generale di ciò che poi appare spesso nella cronaca. la colpa di questo è per me sistematica ma è una mia opinione, valuto molto la poesia perché mette in risalto un aspetto sociale che si rimanda alla coscienza degli individui.»

Paolo Faccenda (14/04/2011)

«amara e sacrosanta verità di un autore che sa giungere alla mente ed al cuore molto apprezzata»

Mr Magoo (14/04/2011)

«Tra le mura domestiche, spesso nascoste e celate dalla vigliaccheria di chi"sa e non dice, di chi non vuole vedere", si celano segreti inconfessabili. Vissuti dalle Vittime spesso come vergogne brucianti e sensi di colpa che invadono la Vita e la distruggono per sempre. Umilmente, vorrei scrivere sull'argomento, per ora mi limito a leggere chi lo sa fare e magistralmente bene.
Sinceri i miei complimenti.»

Garbofania (14/04/2011)

«ne son qualcosa, sono promotrice di case d'accoglienza x donne maltrattate in famiglia, avendo subito codesta amara sorte, complimenti mario, versi di denuncia contro questo male ignorato dai tanti e purtroppo anche da leggi che non tutelano la vittima, presentai in merito una proposta legislativa, è finita in qualche cassetto, purtroppo, di qualche parlamentare che mi usò per avere consensi politici... complimenti»

Citarei Loretta Margherita (14/04/2011)

«Viviamo in una società dove è imperante la prevaricazione del più forte: una specie di jungla! La famiglia non fa eccezione ma sono sicura che questi casi di ordinaria follia sia sempre esistiti... oggi finalmente vengono alla luce e, quanto meno, se ne parla. Un piccolo passo, è vero, ma importante!»

Anna Maria Obadon (14/04/2011)

«L'Autore sovente, tratta attraverso l'espressione poetica, temi legati a tematiche sociali e in questo testo è particolarmente intensa l'emozione e il coinvolgimento.
Grazie Poeta, sono superflui ulteriori commenti.»

Stefania Stravato (14/04/2011)

«tema doloroso e, purtroppo omertoso . versi toccanti che mettono in luce la sensibilità dell'autore.»

Franca Donà astrofelia (14/04/2011)

«Opera che sgorga da un profondo sentimento del nostro amato poeta,
per discorrere di tematiche importarti, espressa in buona forma!»

Maria Rosa Cugudda (14/04/2011)

«condivido e applaudo a questi tuoi versi che sento profondamente. Molto apprezzata»

senzamaninbicicletta (14/04/2011)

«parole che mettono in luce tematiche dure e purtroppo sempre più attuali, e versi splendidi che da cui traspare chiaramente la delicatezza e la sensibilità dell'autore...»

Daniela Agrosì (14/04/2011)

«Situazioni precarie e dolorose che molti vivono in silenzio, in una dimensione
ombrosa e tristissima, che spesso si preferisce non vedere»

Silvia De Angelis (14/04/2011)

«Una poesia profondamente amara, che tocca il punto nevralgico di uno dei tabù della nostra società: la violenza domestica, fisica o psicologica, subita in silenzio da molte donne e celata per amore dei figli o del carnefice.
Ma il silenzio delle vittime rende che rende impuniti i rei, si nutre anche delle colpevoli omissioni di chi sa e finge di non vedere e non sentire. E la connivenza rende correi.
La chiusa poi è una gemma che riluce d'incanto e sensibilità poetica.
Una poesia che merita la segnalazione per la drammatica attualità.
Ad altera per astra!»

Marina Pacifici (14/04/2011)

«Il mito della famiglia: un falso mito, alimentato da pregiudizi e ipocrisia. E' proprio in quell'ambito che, troppo spesso, viene perpetrato ogni genere di violenza, al riparo da occhi indiscreti.
La famiglia può significare amore e condivisione ma può essere un vero inferno.
Bellissima lirica, da me sentita e totalmente condivisa»

Fiammetta Campione (14/04/2011)

«La libertà è sempre parola abusata secondo convenienza e opportunismo.
Solo gli esseri veramente LIBERI possono usarla con discernimento.
Ritengo, nel leggere io tuoi versi, che tu lo sia.»

vinfra47 (14/04/2011)

«"presunto amore"...profonda definzione dà l'autore di un sentimento che scontato non lo è, visti i tanti misfatti che avvengono tra le mura domestiche, quelle che dovrebbero dare invece sicurezza... apprezzatissima opera, i miei complimenti!»

Rita Stanzione (14/04/2011)

«Ogni singola parola racchiude un'amara verità; difficile aggiungere altro in questa stupenda lirica.»

Laura Di Vincenzo (14/04/2011)

«L'egoirmo ormai ha inzuppato cosi tanto le anime da preferire "non vedere" quanta violenza si consuma nelle case... Versi molto sentiti»

Lina Sirianni (14/04/2011)

«L'autore vede con gli occhi della sua grande sensibilità nelle chiuse mura quante lacrime e quanta poco libertà protetta dalla invisibilità esista e lo urla in questa lirica come sempre conn grande forza nei suoi speciali versi! Condivisa e profondamente apprezzata!»

Dany Blasi (14/04/2011)

«le mura domestiche teatro di gioia e di dolore ...quel dolore che sa di violenza di liberta' violata... sempre grande l'autore»

Midesa (14/04/2011)

«una drammaticità in versi mette a nudo quell'ipocrisia di non vedere o non voler vedere quanta violenza si consuma tra le mura domestiche. Una lirica sempre attuale in una poesia che tocca le coscienze e deve far molto riflettere! Ben scritta con la solita capacità e maestria!»

Giorgio Dello (14/04/2011)

«L'interno delle mura domestiche è un teatro dove vengono rappresentate opere prime dal sapore misto... un teatro dove solo attori vivono gli spettatori rifuggono...»

Grazia Bianco (05/06/2011)

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Se tu mi dimentichi
Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori

Pagine: 208 - € 11
Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214