Sdraiata bramosa al mio fianco
coltivi l'attesa.

Soffitto schizzato di lampi,
giochi perenni di fari
che inseguono ombre.

L'indice traccia fantasie barocche
sfumate crisalidi imperfette
sulla pelle calda e vellutata,
preludio di spasmi folgoranti.

Labbra vogliose in cerca degli anfratti,
esplorano lascive turgide aureole
in espansione.

Spire di candele orientali
baciano gambe levigate da ceretta
non protette.

Papille giovani in tensione
pronte agli assalti rituali,
vogliose eutrofiche schermaglie
di chi finge negarsi per attrarre.

Ansiti prossimi alle gole
ancora profumate di spumante
italiano e di passione
e la mano
che abbranca possessiva
e sottomette
glutei eburnei soggetti
agli antichi tremori.