Di passaggio di Aldo Bilato (Riflessioni)

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Di passaggio

Riflessioni

*

non ho più la forza
di rifugiarmi
adesso

vivo allo scoperto

m'intitolo una piazza
l'atrio d'una stazione
un ponte

sempre diverso

che m'accolgono nell'oblio

Aldo Bilato

10/02/2011 09:07 13| 3010

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Nota dell'autore:

«su molte piante...
solo l'uno per cento dei fiori
diventa frutto...»

Commenti di altri autori:

«quanta tristezza sconfinata malinconia in una riflessione reale ma che sta nel mondo dell'oltre molto bella»

Mr Magoo (10/02/2011)

«Ehi... ma di quale oblìo parli? Non credo assolutamente nell'utilità di un nome scritto su una targa per renderlo immortale alla memoria, credo di più a quello che ha saputo dire di "palpabile" nel corso della vita. Di te sarà difficile scordarsi...»

Kiaraluna (10/02/2011)

«Caro amico (consentimi di chiamarti così) poeta, tu straparli, pensa che i tuoi versi fan germogliare, in chi ha la fortuna di leggerli, poesia e amore ed un infinità di altre emozioni; credi che questi non sian "frutti"? e la pianta che li fa germogliare e maturare, quella SEI TU! Questo conta molto e m'associo all'amica Kiaraluna, contan più d'una targa. Tu ci sei, e vivi anche un po' in noi. Detto ciò, sensibilissima lirica la tua e grazie per l'emozione provata»

Anna Elvira Cuomo (10/02/2011)

«...leggo le tue brevi, efficaci, incisive, talora caustiche e..."...m'illumino d'immenso"!»

mario calzolaro (10/02/2011)

«Penso che ognuno di noi abbia un fine e trasmetta sempre qualcosa. Non occorre un trofeo per dare a chi ci ascolta e ci circonda quello che siamo dentro... Mi preoccuperei più di riuscire a comunicare che lottare per vedere il nome su una targa! E credo che tu trasmetta molto... ed è quello che conta!»

Lia lo Cascio (10/02/2011)

«amara verità in riflessioni che l'autore rende palpabili e molto vive nel suo stile grintoso e versatile. incisiva, piaciuta molto.»

Franca Donà astrofelia (10/02/2011)

«Questo intitolarsi una piazza o un atrio di una stazione da solo lo trovo molto ironico... e destinato sicuramente all'oblio. Meglio vivere cercando di comunicare le proprie emozioni e riflessioni come fai tu giornalmente, caro Poeta.»

carla vercelli (10/02/2011)

«tu sei grande! sei il poeta dell'amore, dell'oblio, del tutto e del nulla non ho ancora letto qualcosa che tu abbia scritto che non sia stata una rivelazione, riflessione, uno spunto, un'emozione. Te, non ti dimentichiamo di sicuro stai tranquillo!!»

Barbara Golini (10/02/2011)

«Non serve avere intitolato una strada un monumento per ricordarsi di una persona ognuno viene ricordato per l'energia trasmessa e tu, caro Poeta ed amico sarai ricordato sino ad oltre l'eternità perché le tue poesie sono tutte nei cuori di chi ha avuto la possibilità di leggerle
Bellissima poesia che conservo»

Rosy Marchettini (10/02/2011)

«Io la mia piazza intitolata a me ce l'ho già...è nel mio cuore ma nessuno lo sa ...solo quelli che ho amato e che mi hanno amato lo sanno...»

Pino Tota (10/02/2011)

«Poesia intimista ma che rispecchia il singolo individuo in una società che rifiuta, che dimentica, che porta allo scoperto nella sofferenza... dalla quale però ci si difende altrettanto lasciandosi dimenticare.
Nel nome il seme dell'oblio.
Strabella!»

Clara Gismondi (10/02/2011)

«Sarebbe bello uscire allo scoperto, lasciando le nostre stanze plverose e in penombra e tornare nelle piazze circondati da persone care per le quali non cadremmo mai nell'oblio»

alessandro mazzeo (10/02/2011)

«Stupenda creazione poetica che mette al centro della riflessione il tempo che passa lasciando con se la malinconia del finire i propri giorni senza essere ricordato da nessuno, di sicuro non è il caso dell'autore, che per la sua inestimabile bravura non sarà dimenticato, bellissima!»

Gabry Salvatore (10/02/2011)

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Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108